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Il mondo di Romano Ledda a Nuoro

nuorojpgA trent’anni dalla morte, la città di Nuoro ricorda Romano Ledda e la famiglia nella quale nacque nel 1930: lui, arrivato a fare il condirettore dell’Unità, direttore di Rinascita, inviato speciale in mezzo mondo negli anni della Guerra fredda, della decolonizzazione, delle rivoluzioni africane, del Vietnam, della lotta dei palestinesi.
La Fondazione Berlinguer, con il sostegno del Comune, dedicherà tre giornate a rievocare i Ledda. La prima è dedicata alla proiezione – nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Salvatore Satta, alle 10.30 – del film documentario «Al Fatah», di Luigi Perelli, regista (fra l’altro di alcune serie della “Piovra” per la Rai), che lo girò nel 1967 in Palestina insieme all’amico Romano Ledda, autore del commento. E’ uno dei reportage più celebri del giornalista, insieme con quello fatto qualche anno dopo in Vietnam con Ugo Gregoretti (Vietnam, scene del dopoguerra) e con le decine di inchieste e interviste, da Lumumba ad Arafat sino ad Altiero Spinelli, che hanno fatto del giornalista nuorese non solo una delle firme più prestigiose dei giornali della sinistra comunista di quegli anni, ma un ascoltato dirigente del Pci. Luigi Perelli lo ricorderà a Nuoro insieme con Francesco Berria (presidente della Fondazione Berlinguer) e allo scrittore Natalino Piras in una discussione che precederà il film e che sarà coordinata dal giornalista Umberto Cocco.
La seconda giornata sarà dedicata alla proiezione del film sul VietNam con la presenza del regista Gregoretti che risponderà alle domande degli studenti. L’Archivio Audiovisivo, di cui Romano fu tra i soci garanti, ha aderito alla iniziativa, mettendo anche a disposizione le copie dei film, le schede e materiale di documentazione.

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