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Un laboratorio sulle rappresentazioni del lavoro nel cinema

Si è concluso il 18 maggio il Laboratorio sulle rappresentazioni del lavoro nel cinema che tutti gli anni è organizzato presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università degli studi Roma Tre in collaborazione con l’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico.

Il laboratorio, attivo da molti anni,  è diretto dal prof. Carlo Felice Casula, docente di storia contemporanea, storia della pace, storia sociale e storia del lavoro. Quest’anno è stato svolto in collaborazione con la dott.ssa Fiorenza Misale, che sta concludendo una tesi di dottorato sulla sicurezza in ambito sanitario.

Vi hanno partecipato 250 studenti,  sempre con grande partecipazione e emozione, presentando alla fine del ciclo delle dettagliate schede sui film documentari e fiction che sono stati proiettati nell’aula magna del Dipartimento.

Il tema prescelto quest’anno. “per non morire di lavoro”, ha riguardato la sicurezza sul lavoro, recependo le suggestioni del 17° numero degli Annali dell’AAMOD (2014), Il lavoro o la vita. Cinema, salute, ambiente.

Il laboratorio è parte integrante dei corsi di storia sociale e di storia del lavoro e agli studenti dei corsi di laurea triennale (Scienze dell’educazione e Formazione e sviluppo delle risorse umane) permette l’acquisizione di ore di tirocinio interno. E’ seguito anche da altri studenti e persone non iscritte all’università.

Il ciclo di proiezioni quest’anno si è concluso con il film americano cult Salt of the Earth di Herbert J.  Biberman del 1954. Si tratta di “one of the great achievements in american cinema”, realizzato negli anni della più intensa repressione del Maccartismo, da un collettivo di cineasti socialmente e politicamente impegnati, che furono ostacolati in tutti i modi durante la realizzazione del film.

Il film, ambientato in un villaggio minerario del New Mexico devastato dall’inquinamento, narra un lungo e travagliato sciopero di minatori, per lo più immigrati chicanos, contro gli incidenti sul lavoro e per la parità retributiva con i minatori bianchi.

Le tematiche della sicurezza sul lavoro si legano anche a quelle dell’immigrazione e a quelle della condizione delle donne fuori e dentro le mura domestiche. Con una evidente consonanza con il film Giovanna di Gillo Pontecorvo, nel film sono proprio le donne, con la loro lotta e la loro inventiva a costringere l’onnipotente società mineraria a cedere.

Salt of the Earth nell’edizione italiana comparve solo nel 1958, con il titolo Sfida a Silver City. La sola copia disponibile è posseduta dalla Cineteca Griffith di Genova. Con grande generosità hanno inviato la pizza al prof. Carlo Felice Casula e, grazie alla collaborazione della Dott.ssa Franca Farina, il Centro sperimentale di cinematografia di Roma ha provveduto a riversarla in dvd.

La partecipazione entusiasta degli studenti ha ricompensato tutto questo faticoso lavoro e ora anche l’AAMOD possiede una preziosa copia in versione italiana di questo film straordinario.

 

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