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IL SESSANTOTTO

Il progetto e le forme di un cinema politico/2

Una giornata di studio e una rassegna cinematografica dal 3 al 13 novembre 2018. In collaborazione con Fondazione Gramsci, Casa del Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Università di Roma La Sapienza, Università di Roma Tor Vergata, Università Roma Tre.

Nel 2018 ricorrono i cinquant’anni dal 1968. Questo grande movimento di protesta, studentesca e non solo, merita ancora di essere compreso nei suoi molteplici aspetti e di essere studiato a partire da prospettive e approcci disciplinari diversi.

 In Italia la rivolta degli studenti fece da detonatore ad altri movimenti sociali vecchi e nuovi, a partire da quelli operai e degli studenti medi, aprendo una stagione di mobilitazione durata un decennio.

In questo quadro, uno di questi aspetti che merita ancora di essere compreso appieno si ritrova senza dubbio nello straordinario uso delle immagini che fecero all’epoca i protagonisti di quel movimento o che scaturì da quel momento fondativo così fecondo e carico di promesse.

Quello che il gruppo di lavoro (Dario Cecchi, Marco Maria Gazzano, Antonio Medici, Pietro Montani, Claudio Olivieri, Paola Scarnati, Giovanni Spagnoletti, Ermanno Taviani) si propone  di fare è di avviare un’ indagine di ampio respiro, individuando due segmenti principali che meritano di essere riconsiderati criticamente, attraverso una rinnovata visione dei documenti e una discussione scientifica appropriata. Si tratta, da una parte, di riproporre l’ampio materiale audiovisivo sui e dei movimenti che si produsse negli anni attorno al ‘68; dall’altra, di ripensare la portata del ‘68 nel rinnovare gli stili e i linguaggi del cinema, sia di fiction sia documentario, sostenendo lo slancio creativo e il rinnovato bisogno di sperimentare formati d’immagine e formule narrative del tutto inedite (per citarne solo alcuni: La strategia del ragno di B. Bertolucci, I sovversivi di P.e V. Taviani,  La Cina è vicina di M. Bellocchio, Teorema di PP.Pasolini, Galileo di L. Cavani, Nostra signora dei turchi di Carmelo Beni, Dillinger è morto di M. Ferreri, Apollon, una fabbrica occupata di U. Gregoretti, Sierra Maestra di A. Giannarelli, I dannati della terra di V. Orsini, Intervista a Daniel Cohn Bendit di E: Petri).

 È una stagione che merita oggi di essere “rivisitata” alla luce degli sviluppi successivi, nel cinema e non solo. Infatti, questo dirimente passaggio politico e culturale verrà inquadrato alla luce del recente, e ricco, dibattito storiografico su questi temi.

Nel corso della rassegna, tutti i film presentati saranno introdotti da studiosi, dai registi o da testimoni.

 

 

 

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