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News dal patrimonio Aamod – 5 novembre 1968: Richard Nixon Presidente degli Stati Uniti d’America

La campagna elettorale, in vista delle presidenziali del 1968, è stata affrontata da Richard Nixon puntando su quella che in seguito definirà “maggioranza silenziosa” preoccupata dalla diffusione della criminalità, dai disordini dovuti alle proteste del movimento giovanile e pacifista e dalla crescente tensione tra i cittadini statunitensi per l’affermazione dei diritti civili degli afroamericani.

Quella del 1968 fu una campagna elettorale turbolenta, Robert Kennedy, considerato un candidato democratico temibile, fu assassinato il 6 giungo 1968 a Los Angeles in occasione dei festeggiamenti per la vittoria nelle elezioni primarie in California.  L’AAMOD conserva una serie di documenti realizzati da Antonello Branca riguardanti gli ultimi giorni di vita di RFK, in parte utilizzati in un film che ampiamente descrive il clima che si respirava in California alla fine degli anni ’60: California – Il dissenso

I candidati per le elezioni presidenziali del 1968 furono Richard Nixon, Hubert Humphrey e Gerorge Wallace (indipendente), segnaliamo lo Speciale TG1 dedicato all’attesa dei risultati elettorali.

Vi mostriamo in occasione dell’anniversario della vittoria di Richard Nixon del 5 novembre 1968 due documenti inediti provenienti dal Fondo del filmaker Antonello Branca, due film che mostrano ciò che avvenne nelle strade di Washington durante la Parata per l’insediamento del nuovo presidente degli USA del 20 gennaio 1969.

 

Il 20 gennaio 1969 Washington era una città blindata, l’impiego massiccio di forze dell’ordine (Military Police, Metropolitan Police e US Army) a garanzia del corretto svolgimento della parata è documentato minuziosamente da Branca attraverso gli occhi di Norman Jacob, protagonista di Seize the time (qui il link al film). Un afroamericano preoccupato, ma probabilmente non del tutto consapevole dei meccanismi che saranno messi in atto da Nixon al fine di reprimere e marginalizzare ulteriormente gli attivisti afroamericani e non con il pretesto del contrasto alla criminalità e alla diffusione del consumo di stupefacenti, ampiamente ripreso ed esasperato da Ronald Reagan negli anni ’80.

 

La contestazione durante la celebrazione per l’insediamento di Nixon si concentra sul tema del pacifismo, sostenendo la sospensione del conflitto in Vietnam. In più sequenze vengono ritratti gli attivisti del Southern Student Organizing Committee (SSOC), il corteo che si snoda per le strade di Washington e l’area del tendone allestito dal National Mobilization Committee to End the War in Vietnam (the Mobe), promotori del counter-inaugural che coinvolse circa 10.000 persone.

 “Gallery dal sito Washington Area Spark

 

 

Il movimento contro la guerra in Vietnam, attivo da tempo su scala internazionale, non vide di buon occhio l’elezione di Richard Nixon. Per quanto riguarda l’Italia, segnaliamo le manifestazioni di protesta organizzate a Roma in occasione della visita del Presidente statunitense del 27 e 28 febbraio 1969:

 

 

 

 

 

Per contrastare le manifestazioni di piazza furono impiegati 12.000 agenti, i disordini causarono diversi feriti e l’arresto di 300 persone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 7 marzo 1969 a Roma fu organizzato un corteo in seguito alle violenze della polizia sui manifestanti durante la visita del presidente americano Nixon a Roma, una manifestazione contro l’autoritarismo e per la difesa della libertà:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(AO)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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