immagini e conoscenza

Filmografia ragionata dei film sull’Africa (1956-1989) conservati presso l’Aamod, di Letizia Cortini

Si pubblica anche qui una filmografia relativa ai film documentari sul periodo della colonizzazione e della decolonizzazione in Africa, conservati presso l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod). Dalla filmografia sono esclusi i film presentati e commentati da altri autori nelle schede pubblicate sull’Annale 20/2020 dell’Aamod, comunque custoditi presso la   Fondazione. Si tratta di una scelta che si discosta, in termini temporali, dal contesto storico, dagli argomenti principali del volume citato (scaricabile integralmente a questo link), dedicati ai temi del colonialismo e del razzismo in Africa,  a partire dal periodo fascista in Italia e dalle leggi razziali rappresentati nel cinema, nelle fotografie, ma anche da altri mass media, compresi i sussidiari per le scuole. In tal senso, il presente testo si caratterizza piuttosto come un ulteriore strumento di conoscenza e approfondimento della produzione di film, soprattutto documentari, realizzati tra gli anni cinquanta e ottanta del Novecento riguardanti, in  particolare, il periodo dei movimenti di liberazione dal colonialismo in Africa.

Fotogramma da La battaglia di Algeri, di Gillo Pontecorvo, 1966

È bene sottolineare che la Fondazione Aamod sul tema della decolonizzazione e della conquista dell’indipendenza da parte dei popoli coloniali possiede un patrimonio davvero molto ricco, di carattere globale, che comprende anche documentari sul Vietnam, sull’intero Sud-Est asiatico, sul Medio Oriente, sull’America Latina. Si tratta di uno sguardo di partecipazione e di militanza, di sostegno alla causa dei moti per l’indipendenza, che non nasconde le contraddizioni subito evidenti nelle nuove società “liberate” e diventate autonome, con i successivi fenomeni del neocolonialismo e delle nuove forme di razzismo. È lo sguardo di registi importanti, da Elena Bedei, a Rinaldo De Nicola, Ansano Giannarelli, Piero Nelli, Gillo Pontecorvo, Sergio Spina e numerosi altri, non solo italiani, come indicato accanto a ogni titolo.

Pontecorvo sul set del film La battaglia di Algeri, 1966

Come noto, gli archivi audiovisivi, le cineteche, le mediateche, le teche costituite all’interno di istituti culturali, di fondazioni e imprese, in seguito alla rivoluzione digitale e alla catalogazione dei loro patrimoni di immagini, hanno reso possibile l’accesso a patrimoni filmici e a fonti di immagini fino a pochi anni fa impensabili. Per la ricerca storica, le banche dati sul web, le fonti audiovisive digitalizzate e visionabili on line sono diventate, grazie anche alla possibilità di ricerche incrociate tra documentazione di tipologia differente, un fertile e nuovo terreno di indagine, finanche di nuove prospettive storiografiche.

I film, descritti nel pdf allegato in calce, sono corredati dei principali dati identificativi e delle sinossi, le cui schede analitiche, redatte nel corso degli anni da diversi documentalisti, oltre la sottoscritta, sono consultabili anche sul sito web dell’Aamod (www.aamod.it, archivi on line). Scorrendo i titoli si comprende l’importanza che il cinema documentario abbia avuto e continui ad avere in Italia, e non solo, nell’indagare e svelare contraddizioni tragiche, evoluzioni e involuzioni, della nostra realtà contemporanea.

I film descritti sono stati realizzati secondo punti di vista, linguaggi, forme visuali per lo più inediti, comunque differenti e specifici, a seconda degli autori e dei committenti, oltre che del contesto storico, configurandosi, spesso, come documenti più incisivi di qualunque altro contributo scritto, anche di carattere scientifico, nel ricostruire, interpretare, focalizzare fenomeni drammatici, evoluzioni complesse dei paesi rappresentati, le cui trasformazioni, dagli anni sessanta in poi, ci portano fino ai tragici eventi del nostro presente.

Va sottolineato il fatto che non a caso questi film siano stati prodotti, raccolti, distribuiti, custoditi, depositati e valorizzati in un archivio come l’Aamod, con la sua storia di militanza e l’interesse verso fenomeni storico-sociali, politici, economici, volto,  soprattutto, a sostenere, denunciare, oltre indagare, attraverso rigorose ricostruzioni di cronaca che si fanno storiche, realtà sociali difficili, i cui nodi politici e storici sono spesso sintetizzato dalle immagini con grande efficacia comunicativa. Molti di questi film non sono mai stati visti attraverso circuiti produttivi e distributivi canonici, istituzionali, né in televisione. Il loro valore di testimonianza documentaria resta, a distanza di decenni, fortissimo, raccontando e mostrando vicende dei paesi colonizzati, ed ex coloniali,  ai più tuttora sconosciute, affatto narrate nei libri di storia, nei manuali, tanto meno dai mass media tradizionali, dai giornali dell’epoca, dalla televisione, dalla radio, in Italia, come in Europa e ovunque.

I film elencati sono stati dunque realizzati in un arco temporale che va dalla fine degli anni cinquanta agli anni ottanta del Novecento, pur continuando l’Aamod a ricevere in deposito copie di film e fondi, relativi ai paesi africani, realizzati successivamente, fino agli anni Duemila. Molti documentari ricostruiscono, anche grazie all’inserimento e all’uso di preziosi materiali d’archivio, vicende precedenti, fornendo così il contesto e l’evoluzione dei fenomeni storico sociali ed economici dei diversi paesi (colonizzatori e colonizzati), dal primo colonialismo, a fine Ottocento, in avanti.

La filmografia è stata organizzata per film documentari e di documentazione relativi ai diversi paesi coloniali europei per restituire anche la mappa della spartizione/situazione dell’Africa all’epoca della loro realizzazione.

Per ciascun corpus di film e documentazione filmica sono indicate la provenienza e la sedimentazione all’interno di un fondo o di una raccolta, depositati, o aggregati all’Aamod, con una nota iniziale che illustra la storia di ogni aggregazione, anche dal punto di vista archivistico.

All’interno di ogni fondo si trovano sia film di diretta produzione della società o della persona da cui deriva la denominazione del fondo, o della collezione, sia film raccolti e aggregati dall’ente, o dalla singola persona sull’argomento.

Per renderli maggiormente fruibili, anche da un punto di vista didattico, ad uso scolastico, per approfondire la storia del colonialismo e della decolonizzazione, il titolo di ciascun film è preceduto dall’indicazione del paese o dei paesi rappresentati, ordinati alfabeticamente, con il riferimento al paese ex colonizzatore. Quindi i film, con le sinossi e gli altri dati, sono elencati cronologicamente per anno di realizzazione.

Accanto ai dati identificativi principali (titolo, regia, produzione, caratteristiche, b/n o colore, suono, anno di realizzazione e durata) è stato inserito un abstract ripreso dalle schede di catalogazione dei film, in alcuni casi integrato e corretto.

Per gli eventuali fruitori del film dal punto di vista produttivo,
per nuove realizzazioni, dopo la sinossi è indicata la tecnologia di registrazione, ovvero il tipo di supporto su cui sono consultabili (purtroppo in molti casi era presente, al momento in cui si è redatto l’elenco, in alcuni casi tuttora, solo il supporto pellicola negativo e/o positivo e ciò vuol dire che i film necessitano ancora di un telecinema, quindi della digitalizzazione, che negli ultimi due anni in archivio sta procedendo in modo sistematico. Segue, infine, l’indicazione della presenza eventuale di fascicoli di carte relativi alle fasi di produzione dei film e la segnalazione della loro eventuale fruizione sul web.

Sul catalogo on line dell’Aamod, lo segnaliamo ancora, ogni film è ricercabile e le schede descrittive sono consultabili integralmente, compresa la descrizione delle sequenze, ove presente, e i soggetti. Sarà possibile verificare anche l’eventuale presenza di nuovi supporti, digitali, a seguito di scansioni recenti.

Si tratta di un lavoro scientifico che l’Archivio audiovisivo svolge da decenni, primo in Italia ad adottare criteri archivistici per il trattamento descrittivo del bene filmico e per l’organizzazione dell’architettura del database, secondo le regole ISAD (G).

Segue il pdf scaricabile:

Filmografia ragionata dei film sull’Africa nell’archivio Aamod (1956-1989) in La conquista dell’impero e le leggi razziali, Annali 20, Effigi, pp. 143-181

Nota: Nella filmografia purtroppo è sfuggito a chi scrive un film importante che citiamo qui:

Tronc de figuier, regia di Ennio Lorenzini,
produzione Casbah Film Algeri, 1964, 1 h, lingua francese

Il film riguarda l’Algeria, e si trova nel Fondo Unitelefilm – archivi aggregati.

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