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Il Progetto e le Forme di un Cinema Politico – 8° ed.

Annunciate le date dell’ottava edizione della rassegna cinematografica e del convegno internazionale IL PROGETTO E LE FORME DI UN CINEMA POLITICO dal titolo “Da Kinoglaz a YouTube. Cent’anni di militanza attraverso i media“.


L’anno 2024 è l’occasione di due centenari: la morte di Lenin e l’uscita di Kinoglaz di Dziga Vertov. Questo film è senza dubbio il progetto più sperimentale del regista, non a caso osteggiato dalle autorità. Non si può nemmeno parlare di un’opera conclusa: Vertov lo pensa come un esercizio permanente di documentazione della realtà. Questo prodotto avrebbe poi dovuto sostenere la nascita di altre unità operative, i “cineocchi”, diventando così la prima cellula di una rete pensata per la circolazione e il riuso di immagini. I due anniversari sono collegati fra loro: i funerali del leader sovietico furono oggetto di numerosi film, fra i quali il più noto è Tre canti su Lenin (1934) di Vertov. Inoltre, l’estetica e la poetica del regista si intrecciano continuamente con i programmi politici della neonata Unione Sovietica. La “cinematizzazione delle masse”, che Vertov promuove, va pensata come alfabetizzazione visuale, ma richiama anche l’obiettivo della “elettrificazione”, rilanciato da Lenin con la NEP. Termini come ‘estetica’ e ‘poetica’ possono essere usati pertanto solo in senso lato: Vertov non intendeva produrre “cinedrammi”, e perseguiva invece un’originale forma di cinema politico, com’è stato autorevolmente mostrato dagli studi di Pietro Montani.


Partendo da questo duplice anniversario, il gruppo di lavoro Il progetto e le forme di un cinema politico * intende proporre per il 2024 un’attività che riprende i risultati raggiunti con successo nelle precedenti edizioni, con alcune significative novità. Si intende organizzare una retrospettiva che ripercorra il cinema di Dziga Vertov e la produzione cinematografica realizzata in ambito sovietico e comunista sulla figura di Lenin, con particolare attenzione ai film che testimoniano l’evento dei funerali del leader. Si tratta d’altronde di materiali ampiamente reperibili nel patrimonio dell’AAMOD, in alcuni casi in modo esclusivo. È però nostra intenzione valorizzare anche la produzione che nel corso degli anni ha raccolto l’eredità vertoviana di un cinema politico praticato come ricerca di nuove modalità di comunicazione attraverso le immagini, come apertura di spazi pubblici inediti e come abilitazione di forme innovative di agire politico attraverso i media audiovisivi. La ricognizione di un cinema politico post-vertoviano comprenderà diversi casi di cinema documentario e sperimentale, in particolare quelli che esibiscono esplicite istanze di militanza, direttamente ispirate alle opere del maestro sovietico, fino a toccare le più recenti pratiche dell’immagine, che esorbitano ormai dal terreno del cinema istituzionalmente inteso, arrivando a toccare nuove modalità espositive (installazioni) e nuovi canali mediali (social media). Si tratta, in sostanza, di individuare nella rete il luogo di rinnovata insorgenza del cinema politico.


Per queste ragioni il momento espositivo dell’iniziativa si svolgerà nella forma tradizionale della retrospettiva, a cui si accompagneranno però modalità inedite di esposizione di creazioni multimediali, che non sono più film in senso tradizionale: si pensa, per esempio, alla creazione di installazioni o formati usufruibili in rete. La parte scientifica dell’iniziativa (giornata di studi, seminari) renderà poi conto della convergenza fra la prospettiva storica e la prospettiva teorica e filosofica, facendo così emergere i legami e le corrispondenze fra il cinema di Vertov, e in generale delle avanguardie sovietiche, e le pratiche contemporanee dell’immagine. Saranno pertanto coinvolti studiosi dalle riconosciute competenze e dall’alto profilo internazionale.   

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*Il gruppo di lavoro “Il progetto e le forme di un cinema politico” è composto da:

Dario Cecchi, Damiano Garofalo, Maria Chiara Giorgi, Alma Mileto, Pietro Montani, Claudio Olivieri, Luca Peretti, Ivelise Perniola, Giacomo Ravesi, Giovanni Spagnoletti, Ermanno Taviani, Maurizio Zinni, Vincenzo Maria Vita (presidente AAMOD), Paola Scarnati (coordinamento).


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