Restauro

restauro

La Fondazione assicura la conservazione ordinaria dei propri documenti audiovisivi attraverso periodici controlli dei supporti per verificarne le condizioni nel tempo e per garantirsi sul mantenimento della necessaria elasticità e flessibilità, eseguendo le indispensabili movimentazioni che l’esperienza ormai acquisita a livello internazionale indica come una delle modalità più adatte a una buona conservazione.

Dalle analisi periodiche sulle matrici emergono gli interventi di conservazione straordinaria di restauro, in una programmazione compatibile con i costi industriali per tali procedimenti tecnici.

 

Proprio per superare almeno in parte l’ostacolo degli altissimi costi dei restauri dei supporti in pellicola, la Fondazione intende intensificare la combinazione di interventi fisico-chimici sui supporti in pellicola (lavaggi, laccature, lucidature, ripristino di parti rovinate) con l’utilizzazione delle nuove tecnologie digitali, per effettuare accurate duplicazioni su supporto digitale tramite telecinema, attuando anche un’accurata sistemazione delle colonne sonore.

 

Tra gli interventi di restauro di film su supporto pellicola realizzati direttamente o promossi: Giorni di gloria, 1945, prodotto dal Ministero dell’Italia occupata; Delta padano, 1951, di Florestano Vancini; I sette contadini, 1957, di Elio Petri; Cinegiornale della pace, 1963, a cura di Cesare Zavattini; Giovanna, 1955, di Gillo Pontecorvo.

 

Numerose le operazioni di restauro conservativo effettuate con le tecnologie digitali (tra cui Napoleone all’Elba, 1950, di Adolfo Pizzi; La verdadera historia de la primera fundación de Buenos Aires, 1959, di Fernando Birri; Tire die, 1960, di Fernando Birri; 16 ottobre 1943, 1960, di Ansano Giannarelli; Edili, 1963, di Mario Curti ed Ennio Lorenzini; Essere donne, 1963, di Cecilia Mangini; Diario di bordo, 1966, di Ansano Giannarelli e Piero Nelli; Pier Paolo Pasolini, 1967, di Carlo Di Carlo; La lunga marcia del ritorno, 1970, di Ugo Adilardi; Contratto, 1970, di Ugo Gregoretti; Concerto in fabbrica, 1972, di Maurizio Rotundi; Linea di montaggio, 1972, di Ansano Giannarelli; Portogallo, 1974, di Luigi Perelli; Bianco e nero, 1975, di Paolo Pietrangeli; Panni sporchi, 1980, di Giuseppe Bertolucci; Addio sindaco, 1981, di Francesco Maselli; Memoria presente. Ebrei e città di Roma durante l’occupazione nazista, 1983, di Ansano Giannarelli).