L’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico conserva una documentazione filmica importantissima relativa agli anni dei movimenti collettivi che hanno preparato il Sessantotto, quindi sull’anno/chiave della rivolta studentesca e sugli anni appena successivi, in cui l’Italia e il mondo sono stati segnati dalle trasformazioni sociali, politiche, culturali, di mentalità forse più importanti della storia del secondo Novecento.
Per dare un saggio delle rappresentazioni e delle testimonianze visive raccolte dal cinema documentario impegnato di quegli anni, proponiamo delle playlist tematiche, che saranno a mano a mano incrementate nel corso dei prossimi mesi. Si tratta di documenti di non fiction, documentari, girati, di documentazione cinematografica in parte inediti e preziosi per lo sguardo di militanza, ma anche di passione e coinvolgimento attivo da parte dei registi e degli autori di cinema dell’epoca, a cominciare da Cesare Zavattini che con il Cinegiornale della pace del 1963 ha anticipato e profetizzato temi ripresi nei Cinegiornali Liberi della fine degli anni sessanta, alcuni dei quali proposti a seguire.
LE PLAYLIST SUL SESSANTOTTO E DINTORNI
Guerra del Vietnam e solidarietà internazionale
Il cinema documentario di militanza già dalla metà degli anni sessanta rappresenta con partecipazione e sostegno le spinte di protesta dei giovani, ma anche dei partiti di sinistra, dei sindacati e dei lavoratori, soprattutto sul tema della pace, contro la guerra in Vietnam. In particolare, come noto, quest’ultima e le manifestazioni contro di essa in Italia e nel resto del mondo, diventano anche il simbolo di quell’impegno civile, sociale, politico delle giovani generazioni, anticipando, appunto, i movimenti successivi “del sessantotto”…
Il movimento studentesco italiano
Principali attori sociali e agenti di storia durante il movimento del Sessantotto, gli studenti, in particolare dei paesi occidentali, hanno innescato processi politici, trasformazioni economiche e sociali, cambiamenti di mentalità e nuove forme di partecipazione alle lotte politiche e all’impegno civile e sociale. I film di questa playlist non documentano soltanto le principali visioni/icona del movimento studentesco di quell’anno, ma anche i sogni, la fantasia, la creatività, il coraggio, dei giovani del Sessantotto e le loro sensibilità a 360° sulle questioni e gli eventi nazionali e mondiali più importanti e urgenti da affrontare, risolvere, cambiare, per cui lottare.
Lavoro e diritti
Se il Sessantotto è conosciuto soprattutto come il movimento di protesta dei giovani, degli studenti, degli intellettuali, gli operatori e i registi dell’epoca hanno documentato, grazie al cinema documentario, con efficacia maggiore rispetto a qualunque altra modalità, i movimenti collettivi dei lavoratori, dei sindacati, gli scioperi, le proteste contro la disoccupazione, contro la mancanza di dignità e di parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro, contro lo sfruttamento…
Il mondo in movimento
Il titolo della playlist indica con grande efficacia ciò che le immagini, soprattutto del cinema documentario, hanno avuto il “privilegio” di rappresentare e diffondere durante il Sessantotto e negli anni precedenti e successivi. Solo grazie al questo cinema e a questi documenti è possibile oggi rendersi conto meglio delle incredibili trasformazioni delle coscienze e dell’impegno nelle lotte per la democrazia, la giustizia sociale e la pace in tutto il mondo…
Un nuovo impegno
Il cinema documentario si mobilità dalla metà degli anni sessanta del Novecento, partecipando attivamente ai movimenti collettivi. Nasce la necessità di un cinema altro e indipendente insieme alla presa di coscienza da parte dei movimenti collettivi della necessità di un nuovo impegno totalizzante, in tutti i settori sociali della vita, e in tutti i paesi, per denunciare ingiustizie, aberrazioni sociali, politiche antidemocratiche e guerrafondaie, mancanza di libertà. Nella playlist si trova una serie di documenti unici a testimonianza di questa nuova forma di militanza e di partecipazione. Protagonisti attivi non solo i giovani, ma anche intellettuali di sinistra, alcuni politici, lavoratori, preti, medici, cineasti progressisti che hanno sfidato tabù e gerarchie dell’epoca per realizzare in concreto una società completamente rinnovata, più giusta.
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Immagine in home page: Paolo Maggi, Corteo studentesco a Pisa, 1968, in VIS Virtual Immersions in Science
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