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Premio Zavattini 2018. Il montaggio nel cinema documentario

I prossimi incontri del percorso formativo del Premio Zavattini 2018 sono dedicati al contributo del montaggio nella realizzazione del film documentario. Venerdì 23 novembre, dalle 14 alle 18, il montatore Luca Gasparini (Il Partigiano Johnny, 2000 di G. Chiesa; Nemmeno il destino, 2004, di D. Gaglianone; Striplife di N. Grignani, A. Mussolini, L. Scaffidi, V. Testagrossa, A. Zambelli; Max e Hélène, 2015, di G. Battiato;  Classe Z, 2017, di G. Chiesa) esaminerà in particolare il rapporto tra pratica del montaggio e strutture narrative.

 

 

Sabato 24 novembre, dalle 9 alle 18, lo stesso Gasparini e Francesco Tasselli (giovane montatore che ha firmato diversi cortometraggi di finzione e documentari, tra cui Blue Screen, vincitore del Premio Zavattini 2016, ed ha al suo attivo collaborazioni con importanti produzioni seriali),  proporranno ai finalisti un approccio ad alcuni aspetti tecnici del montaggio, con esemplificazioni a carattere laboratoriale.

 

Domenica 25 novembre, dalle 9 alle 13, la montatrice Ilaria Fraioli (Un’ora sola ti vorrei, 2002, di A. Marazzi; Vogliano anche le rose, 2007, di A. Marazzi; Amori che non sanno stare al mondo, 2017 di F. Comencini; Cinema Grattacielo, 2017, di M. Bertozzi), affronterà in particolare il tema del montaggio del cinema d’archivio nel film documentario, partendo dalla sua esperienze personale e professionale. 

 

Nel pomeriggio di domenica seguirà il settimo incontro individuale di tutoring

 

 

 

 

 

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