L’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ha recuperato, digitalizzandole e catalogandole, preziose videointerviste e interviste sonore a protagonisti dell’antifascismo e della Resistenza in Italia, durante la Seconda guerra mondiale. In particolare si tratta di interviste della metà degli anni settanta del Fondo Unitelefilm e della metà degli anni novanta, del Fondo Grimaldi.
Le prime, del 1975, sono state realizzate da Ansano Giannarelli e Mino Argentieri ai fini della realizzazione del film Resistenza una nazione che risorge in 5 puntate. Le seconde realizzate da Fabio Grimaldi per la realizzazione del film finito Le radici e le ali.
Il progetto, tuttora in corso, ha avuto il sostegno della Regione Lazio.
Si tratta, infatti, di un patrimonio prezioso che, oltre ad essere reso accessibile on line sulle piattaforme dell’Aamod (sito web e social), corredato da strumenti di contesto e di analisi, si vuole renderlo utile a fini didattici nelle scuole di ogni ordine e grado (in incremento video e strumenti on line).
A tal fine, sono stati organizzati 5 laboratori in una scuola media di Roma, di educazione ai linguaggi filmici e all’uso di queste fonti per l’insegnamento della storia, che potranno fungere da modello esportabile in altre scuole.
Tra gli obiettivi dei laboratori è prevista la realizzazione, insieme ai ragazzi di alcuni cortometraggi sul tema della Resistenza.
Prima degli incontri presso la scuola Sandro Onofri, l’archivio Aamod con il cinemobile l’Aperossa ha partecipato all’organizzazione e alla realizzazione del corteo degli studenti, insieme al Municipio e ai rappresentanti degli studenti di alcune scuole della Garbatella e di Ostiense, in occasione del ricordo delle vittime delle fosse Ardeatine. La manifestazione si è svolta a Roma il 23 marzo 2022.
Si è trattato di un momento particolarmente significativo, dopo la sospensione del corteo per oltre due anni, a causa della pandemia. L’Archivio Aamod ha realizzato delle riprese e la raccolta di alcune testimonianze dei ragazzi partecipanti. Tale materiale, a cura di Milena Fiore e Ugo Adilardi, è utilizzato anche negli incontri presso le classi della scuola media statale Sandro Onofri.
Il primo laboratorio si è svolto il 30 marzo con i ragazzi della Prof.ssa Cristina Manzone. Insieme alla docente, gli studenti hanno precedentemente studiato il periodo del regime fascista, la Seconda guerra mondiale e la Resistenza.
Segue la scaletta delle attività svolte e dei temi trattati nei primi, della durata di 2 ore ciascuno.
- Gli operatori culturali dell’Aamod, Ugo Adilardi, Letizia Cortini e Milena Fiore hanno presentato l’archivio Aamod con le sue attività sul patrimonio e sono stati introdotti i documenti filmici sulla Resistenza conservati e consultabili anche on line.
E’ seguito un momento di approfondimento storico sul periodo della Resistenza, romana in particolare, con visione di estratti video dal patrimonio audiovisivo Aamod.
Gli argomenti trattati si sono arricchiti delle riflessioni, di grande attualità, riguardanti il rapporto tra immagini e storia, grazie anche alle sollecitazioni dei ragazzi, particolarmente attenti e coinvolti dalle storie “piccole” e “grandi” della Resistenza.
Oggetto di analisi e di scambio di pareri sono stati:
Quanti modi e quanti linguaggi ci possono essere per raccontare la storia? A partire dai manuali scolastici ..
Il primo linguaggio a raccontare la Resistenza, alla fine della Seconda guerra mondiale, è stato proprio il cinema, prima ancora della letteratura e della storiografia. Sono stati indicati film, autori, modalità, date, motivazioni ed è stato spiegato come cambino gli approcci, i punti di vista, i messaggi, le metodologie, a seconda delle urgenze nel tempo di ricordare la storia, utilizzando anche le memorie dei testimoni della Resistenza. E’ stato fatto presente come si siano avuti periodi storici, dal secondo dopoguerra ad oggi, in cui, per motivi politici, storici, sociali, la Resistenza sia stata “usata” e commemorata in modo diverso.
Sono state illustrate alcune tecnologie audiovisive, cambiate e diversamente utilizzate nel tempo.
Si è iniziato ad affrontare il tema di come si prepari una intervista, come si scelgano i materiali d’archivio, quante tipologie di fonti possano esserci e dove si cerchino …
Si è insistito sui punti di vista e i contesti di produzione … e su come anche questi cambino nel tempo.
La finalità è stata quella di innescare un meccanismo di curiosità nei ragazzi, di riflessione per suscitare in loro domande, ma anche dubbi rispetto a qualunque forma di comunicazione politica.
Nella seconda parte del laboratorio sono state date indicazioni sugli elementi di base del linguaggio audiovisivo e sono state messe in scena alcune brevissime esperienze di raccolta, tra i ragazzi stessi, di pareri su cosa si intenda per Resistenza anche oggi.
A seguire l’elenco dei successivi laboratori
Secondo incontro, mercoledì 6 aprile – 12-14
Laboratorio di scrittura e conduzione di una intervista, curato dalla storia Giulia Zitelli Conti e dall’operatrice Milena Fiore.
Sono stati affrontati i temi delle tecniche di ripresa audio e video finalizzate alla raccolta di testimonianze e alla realizzazione da parte dei ragazzi di un prodotto audiovisivo sul tema generale o ad esso legato.
Giulia ha spiegato l’importanza delle fonti orali, le modalità di ricerca, di preparazione delle domande, di conduzione di una intervista.
Sono state mostrate videointerviste a testimoni diretti/indiretti della Resistenza romana, realizzate con tecniche e modalità differenti in periodi storici diversi…
I ragazzi sono stati stimolati a preparare una scaletta di domande ai testimoni che incontreranno in appuntamenti successivi.
Terzo incontro, mercoledì 13 aprile – 12-14
Incontro e dialogo (con riprese) dei ragazzi con i testimoni, diretti o indiretti. Testimonianze e domande sul periodo della Seconda guerra mondiale, sulla vita quotidiana ai tempi anche del fascismo, sulla resistenza.
Il terzo incontro si è svolto all’aperto, con la moglie di un partigiano romano, Primo De Lazzari. Il dialogo e l’ascolto tra generazioni diverse ha dato subito i suoi frutti … La bellissima classe della prof.ssa Cristina Manzone è stata catturato dai racconti di Serena D’Arbela, poetessa, moglie di #primodelazzari.
Due ore di sentimento… Dal fascismo alla seconda guerra mondiale alla Resistenza, all’Italia repubblicana. Ricordando una sorella amatissima e un compagno “di cordata”, partigiano serio ed eroico. Gli occhi dei ragazzi, e non solo, brillavano.
“Eh prof. la storia raccontata è un’altra cosa”…
I ragazzi hanno ripreso con mezzi professionali, guidati da Milena Fiore, la lunga testimonianza di Serena. Le hanno rivolto domande, l’hanno fotografata e ascoltata con amore, ricambiato. Hanno utilizzato anche i loro dispositivi per riprese di documentazione sull’incontro.
Una parte del laboratorio è stato dedicato alla raccolta della testimonianza della professoressa Cristina Manzone, che ha riflettuto con i suoi studenti sulla diversità del racconto sulla Resistenza nelle scuole da lei frequentate da ragazza, quando di fatto non si studiava, o si aveva un approccio più critico nei confronti delle attività dei partigiani (anni novanta del Novecento).
Nei prossimi incontri
Tra i possibili testimoni: Luciana Castellina, Giuliano Montaldo, Paola Scarnati, Aldo Tortorella, eventualmente con collegamenti da remoto.
Seguirà l’analisi dei prodotti realizzati e restituiti, con valutazione di una visione collettiva allargata aperta al pubblico (all’aperto).
Milena Fiore condurrà un piccolo laboratorio sulle tecniche di montaggio.
Gli incontri saranno ripresi parzialmente e/o integralmente, anche dagli stessi ragazzi che si saranno autodocumentati durante lo svolgimento dei laboratori. Il materiale prodotto sarà utilizzato per la realizzazione di cortometraggio finale partecipato. Tutti i materiali prodotti, fotografie, video amatoriali, riprese professionali, testi scritti, saranno raccolti e conservati in archivio.
A cura di Milena Fiore e Letizia Cortini
Letizia Cortini, marzo 2022
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