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Il Giorno della Memoria, la memoria per sempre


Celebriamo il Giorno della Memoria oggi con maggiore angoscia di ieri, se possibile.


Il ricordo dei morti della Shoah ci riporta al mostruoso buco nero del Novecento, all’eccidio del popolo ebraico (insieme ai dissidenti, ai nomadi, agli omosessuali, ai disabili) perpetrato dalle efferate armate naziste, alla tragica “normalità” della violenza.

La memoria corre ora a ciò che accade in Israele e in Palestina, dove alla criminale miccia innestata da Hamas è seguito il massacro in corso a Gaza ad opera dell’esercito israeliano.


Ci uniamo alle parole -inascoltate- di Papa Francesco, che non smette di invocare dialoghi, negoziati, fine delle atrocità e delle distruzioni della guerra.

Proprio le nuove orrende repressioni dovrebbero segnare la Giornata della Memoria, per spogliarla da ogni retorica.

Che sia un giorno di grida per la pace, per il cessate il fuoco, per la riscossa dell’umanità. Contro ogni barbarie.

Mai più, mai più per nessuno.


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